La masticazione inversa è una disfunzione masticatoria che riguarda lo scorretto allineamento delle arcate dentali.
Può succedere, infatti, che i denti dell’arcata superiore non scavalchino quelli dell’arcata inferiore, andando così a generare problemi estetici e di masticazione.
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di questo disturbo e quali sono le possibili soluzioni!
Masticazione inversa: cos’è e quali sono le cause principali?
La masticazione inversa, o morso incrociato, è una disfunzione masticatoria, una situazione che viene a verificarsi quando i denti dell’arcata superiore ed inferiore non entrano
perfettamente in contatto.
È possibile prendere in considerazione diversi parametri e arrivare a definire varie tipologie di questo disturbo.
Una prima distinzione va fatta sulla base dell’area coinvolta: può coinvolgere intere arcate (masticazione inversa completa) o solamente alcuni denti (masticazione inversa parziale).
Un’ulteriore distinzione può essere fatta tra masticazione inversa anteriore o posteriore e bilaterale o monolaterale.
- Anteriore: quando i denti dell’arcata superiore non scavalcano quelli dell’arcata inferiore.
- Posteriore: quando, al contrario, i denti laterali sono coinvolti nell’inversione (che può associato o meno a quello anteriore).
- Bilaterale: quando la malocclusione coinvolge entrambi i lati della bocca.
- Monolaterale: quando invece coinvolge un solo lato.
Purtroppo, questa disfunzione non rappresenta soltanto un inestetismo ma un problema di masticazione che, se non diagnosticato in tenera età, può diventare una questione abbastanza complessa e difficile da risolvere e comporta seri problemi di masticazione e di igiene orale.
Ma quindi quali sono le cause della masticazione inversa?
Le cause legate al morso inverso sono le stesse che si presentano per qualsiasi altro problema di malocclusione generale: andranno valutate quindi sia cause di tipo genetico che ereditario (interessano quindi la struttura scheletrica o ossea che può essere maggiormente predisposta a questa disfunzione).
In qualsiasi caso si dovrà prestare attenzione sia alle possibili cattive abitudini adottate durante l’infanzia (ad esempio utilizzare il ciuccio o il biberon per un periodo troppo prolungato o succhiarsi il pollice), sia ad eventi che si sono verificati da adulti, come la perdita prematura di un dente definitivo, il bruxismo o la respirazione con la bocca aperta.
La causa principale del morso inverso rimane, comunque, lo sviluppo anomalo della mascella superiore in fase di crescita: se la mascella superiore cresce di meno rispetto al resto della bocca, è molto facile che si crei uno squilibrio che può provocare la masticazione inversa.
Masticazione inversa nei bambini
La masticazione inversa è una malocclusione molto frequente nei bambini e generalmente si manifesta in età precoce.
Inizia ad essere riconoscibile già dai tre anni, quando cominciano a spuntare i primi canini decidui. Se questi risultano essere mal posizionati possono essere un primo campanello d’allarme che segnala la necessità di sottoporre il piccolo a visite di controllo periodiche.
Nei bambini questa malocclusione può essere corretta attraverso percorsi di ortodonzia intercettiva o logopedia, per riuscire a riportare i denti nella posizione corretta e correggere precocemente il problema.
Se la disfunzione è causata dalla conformazione della mascella, ovvero da un palato troppo stretto, è necessario intervenire con apparecchi ortodontici chiamati espansori palatali. Si tratta di specifici dispositivi medici che agiscono ampliando il tetto palatale e ripristinando di conseguenza la corretta proporzione del mascellare superiore rispetto alla mandibola.
Quali sono i rimedi?
Abbiamo visto come correggere il morso inverso nei bambini, ma come si corregge nei soggetti in età avanzata?
La tipologia di intervento più indicata dipende dalle condizioni di ciascun paziente, dalla tipologia di morso inverso e dal suo livello di gravità.
In ogni caso, una volta accertata la presenza di una malocclusione relativa alla masticazione inversa derivante da cattive abitudini comportamentali, si interviene con l’applicazione di apparecchi ortodontici mobili o fissi. In alcuni casi possono essere sufficienti gli allineatori trasparenti o altri tipi di ortodonzia linguale.
Nelle forme più complesse, generalmente causate da anomalie genetiche, è richiesto un intervento chirurgico di ortodonzia intercettiva che permette di migliorare la qualità di vita del paziente a vantaggio dell’estetica, della funzionalità e della salute della bocca.
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Masticazione inversa: cos’è e come si risolve
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