Dentista e pandemia: è sicuro andare dall’odontoiatra nell’era COVID-19?
Durante questi mesi abbiamo imparato che sono 3 le misure di sicurezza da mettere in pratica nella quotidianità per poter convivere con questo virus (Covid-19):
- lavarsi frequentemente le mani
- usare il distanziamento sociale (1,5 metri tra una persona e l’altra)
- indossare appropriatamente la mascherina
Ci sono però alcune attività, come la visita dal dentista, incompatibili con queste semplici misure di contrasto.
Durante la visita dal dentista infatti, il paziente non può indossare la mascherina (anche se deve comunque farlo in sala d’attesa e a visita conclusa). Si trova inoltre a distanza piuttosto ravvicinata con gli operatori (circa 40 cm).
Questo significa che lo studio odontoiatrico non è un luogo sicuro? Assolutamente no!
Gli studi odontoiatrici hanno da sempre altissimi standard di sicurezza per quanto riguarda i rischi biologico e infettivo. E’ proprio in questo momento, ancora più importante non rimandare ciò che riguarda salute orale.
Già prima della pandemia gli studi erano attrezzati con tutte le misure di sicurezza necessarie, vista l’esposizione quotidiana degli operatori a questo genere di pericoli. Dato il contatto costante con saliva e sangue dei pazienti, siamo da anni formati per minimizzare i rischi (diretti e crociati) legati ad Epatite, HIV, Coronavirus, ecc…
Da febbraio 2020 però, le misure di sicurezza all’interno dello studio dentistico sono state costantemente implementate in funzione di ciò che sappiamo sul nuovo Covid-19 o SARS-CoV2.
E’ ormai chiaro che i coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso:
- la saliva, tossendo e starnutendo
- contatti diretti personali
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
- una contaminazione fecale (raramente).
Durante le prestazioni odontoiatriche, quando si utilizzano strumenti rotanti, le goccioline di saliva presenti nel cavo orale, vengono nebulizzate creando il famoso “aerosol”.
E’ per questo che utilizziamo la doppia aspirazione, in modo tale da “intrappolare” quante più particelle di saliva possibile. Inoltre, durante ogni prestazione per la quale sia possibile farlo, utilizziamo da sempre la diga. Questo strumento infatti, permette di isolare il campo di lavoro e il dente dalla saliva presente all’interno della bocca. Infine, dopo ogni paziente, le assistenti disinfettano tutte le superfici dello studio e aprono le finestre per areare l’ambiente.
I protocolli da sempre presenti nello studio prevedono poi l’utilizzo di kit paziente e materiali monouso o comunque disinfettabili/sterilizzabili e tutti gli operatori utilizzano DPI come mascherine (chirurgiche/FFP2), guanti e visiere protettive, oltre a sovracamici.
Negli ultimi mesi però queste pratiche abituali sono state implementate. Prima di visitare un paziente viene svolto un triage preliminare ed è richiesto ai pazienti di igenizzarsi le mani e fare uno sciacquo con uno specifico colluttorio a base di perossido di idrogeno 1% e clorexidina 0,20%. Alcuni studi hanno dimostrato infatti, che dopo il suo utilizzo, l’eventuale carica batterica virale presente nel cavo orale diminuisce sensibilmente.
Il rischio di contagio da Covid per gli operatori nello studio dentistico sarebbe dunque altissimo…ma…
Tutte queste pratiche di prevenzione svolte all’interno dello studio, sia quelle di routine che le implementazioni adottate da febbraio 2020, hanno fatto sì che lavorare all’interno di uno studio dentistico risulti sicurissimo.
Gli studi dimostrano infatti che la categoria, in questi mesi, è passata da quella più a rischio Covid a quella con meno contagi. Interessante lo studio svolto sugli igienisti dentali. La pratica della detartrasi è, infatti la prestazione che sviluppa il più alto volume i aerosol, ma i sondaggi svolti dimostrano che solo lo 0,25% del campione di studio, è risultato positivo al Covid. Un risultato veramente eclatante considerando l’esposizione!
Se i lavoratori all’interno dello studio sono sicuri, possiamo a maggior ragione affermare che anche i pazienti corrono un rischio veramente marginale durante le cure odontoiatriche. Un rischio ancora più basso rispetto al recarsi al supermercato!
Dato il dilagare dei contagi da Covid è opportuno rimandare comunque le visite non urgenti?
La salute dei denti non deve essere mai sottovalutata e i controlli periodici ci permettono di intercettare e intervenire tempestivamente, risolvendo situazioni che, se trascurate, possono portare a patologie più gravi, più difficili da risolvere e più dispendiose da affrontare anche in termini economici.
Uno studio dell’Università dell’Aquila e Tor Vergata ha evidenziato come durante il lockdown la salute orale degli italiani abbia sofferto un calo importante soprattutto per due ragioni:
- la mancanza di controlli dovuti all’impossibilità di recarsi dal dentista durante il lockdown o dall’interruzione delle visite periodiche per la paura di contagio
- lo stress e l’ansia che hanno ripercussioni negative sulla salute della gengive
Risulta quindi fondamentale non saltare le visite dal dentista.
E questa importanza è sottolineata anche dai provvedimenti del Governo. Sono infatti permessi gli spostamenti fuori Comune/Provincia (anche in zona rossa) per motivi di salute. Potete quindi spostarvi per recarvi dal vostro odontoiatra, il quale può fornirvi un certificato di presenza all’interno dello studio per cure mediche, da presentare in caso di controllo. Anche l’sms di promemoria che vi inviamo il giorno prima dell’appuntamento, vale come “prova giustificativa” per lo spostamento fuori Comune/Provincia.
Per tutti questi motivi possiamo concludere che potete assolutamente e serenamente recarvi dal vostro dentista di fiducia, anche durante questa emergenza.
Prenota la tua visita o chiamaci per informazioni allo 0522703300