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Il bruxismo è l’abitudine involontaria di serrare o digrignare i denti e può essere sia diurna che notturna.

Secondo l’Accademia di Odontoiatria Protesica, pare che se si somma il bruxismo notturno, che colpisce il 12% della popolazione in Occidente, a quello diurno, si arriva a stimare che in Italia, una persona su 3 ne sia affetta.

Le cause del fenomeno non sono conosciute ma generalmente si parla di

  • problemi di occlusione,
  • disturbi del sonno,
  • alterazioni del sistema neurologico,
  • assunzioni di farmaci o droghe,
  • abuso di caffè, alcool o sigarette
  • ansia, stress, depressione e disturbi della personalità

Di sicuro lo stile di vita moderno porta a scaricare le tensioni sui denti, e questo non è un problema solo degli adulti ma si verifica anche nei bambini.

Spesso ce ne si accorge per il rumore che emettono i denti, ma attenzione! Solo nel 25% dei casi si emette rumore digrignando e quindi questo non può essere indicativo in modo assoluto!

Se è vero che il bruxismo può attenuarsi o intensificarsi durante varie fasi della vita e anche scomparire, i danni che causa sono inequivocabili e permanenti.

In molti casi infatti si scopre che il paziente è bruxista perché presenta abrasioni: i primi a consumarsi sono i canini che perdono a poco a poco la loro caratteristica appuntita e tendono ad appiattirsi. Il paziente però se ne accorge solitamente solo quando sono gli incisivi ad iniziare ad accorciarsi o sbeccarsi.

Ma ci sono altri segnali che tradiscono l’abitudine di digrignare: anche se il dente è rivestito da smalto, un materiale durissimo, può deformarsi (se soggetto a carichi eccessivi) e subire traumi alla base, dove lo smalto è più sottile. Coadiuvato dagli acidi presenti nei cibi e lo sfregamento energico con lo spazzolino, questo processo tende a scoprire la dentina,la parte più morbida alla base dei denti e sensibilizzarli. Se si arriva a questo punto si rende necessario effettuare otturazioni o nei casi più gravi proteggere il dente con una corona (o capsula) per evitare che l’usura raggiunga il nervo e dover devitalizzare il dente o peggio che questo si fratturi e debba essere estratto.

Oltre a problematiche legate alla bocca, il bruxismo può dar vita a:

  • indolenzimento dei muscoli masticatori,
  • frequenti mal di testa,
  • dolori cervicali,
  • fastidio alle orecchie (sensazione di averle tappate o dolore),
  • vertigini,
  • difficoltà nella deglutizione,
  • sensibilità dentale,
  • problematiche nell’aprire del tutto la bocca.

Parte della soluzione può essere rappresentata dall’adozione di uno stile di vita sano: dormire il giusto, limitare lo stress e l’assunzione di caffè, alcool, sigarette soprattutto alla sera, praticare attività sportiva per scaricare le tensioni.

Ma tutto ciò non basta! E’ necessario applicare un bite ad hoc, preparato in collaborazione gnatologo-odontotecnico, il quale fa si che le forze vengano scaricate sul dispositivo anziché sui denti di modo da proteggerli ma è studiato anche per far si che il carico masticatorio sia distribuito in modo omogeneo e non vada a sovrastimolare i muscoli cervicali e quelli del massetere.

Nel nostro studio abbiamo molto a cuore queste problematiche e per effettuare un’analisi più accurata dei carichi masticatori di ciascun paziente e ottenere un bite veramente miofunzionalizzato per il singolo caso, effettuiamo anche un’analisi elettromiografica con il macchinario BTS TMJOINT.

elettromiografia bts tmjoint

L’elettromiografia infatti è un test della durata di circa un’ora, eventualmente da ripetere nel tempo, che rileva la posizione ideale della mandibola nello spazio, in modo da controllare se l’occlusione è ottimale ed eventualmente di quanto si discosta da essa. L’esame non è assolutamente doloroso ma richiede la massima collaborazione da parte del paziente, al quale verrà richiesto di stringere e rilassare la mandibola (sia con l’ausilio di un pre-bite o meno) in modo da poter rilevare ogni singolo dettaglio e fabbricare un dispositivo il più accurato possibile.

Attenzione ai bite da farmacia! Non solo pare che non funzionino bene, ma non essendo personalizzati, possono accentuare eventuali squilibri e amplificare il problema! Oltre al fatto che molti pazienti riferiscono di trovarli sul cuscino al risveglio….

Qualora il bruxismo nel tempo abbia portato a dover ricorrere a una complessa riabilitazione conservativa ed estetica, effettuata tramite l’incapsulamento dell’intera o parziale arcata, non pensiate di poter fare a meno del bite! Esso farà sì che il lavoro del dentista venga conservato al meglio.

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